OFS DI TARANTO PARTECIPA Molti anni sono passati dalla missione che a Pomarico vennero a dare i Padri Passionisti e le persone di una certa età la ricordano con piacere. E diversi laici francescani della fraternità dell’O.F.S. di Taranto “San Lorenzo” hanno animato in alcune sere la comunità parrocchiale, lanciando la proposta di un modo sobrio e gioioso di vivere la propria esperienza di battezzati. L’avventura feriale di cristiani semplici, genuini, si è manifestata all’interno della Missione francescana al popolo della “zona Collina” dell’arcidiocesi di Matera-Irsina. Bello e arricchente ritrovarsi con le proprie vocazioni e volerle condividere. Sentire i diversi dialetti e provare a parlare il linguaggio della gioia e dell’amore, come il Vangelo ispira e raccomanda. Pomarico: una sola banca; una sola farmacia, a cui da poco si è aggiunta una parafarmacia; tre scuole: materna, elementare e media. I ragazzi per le superiori debbono necessariamente andare a Ferrandina oppure a Matera. A noi missionari vengono in mente e bruciano nel cuore le parole di Papa Francesco: “Non abbandonate le periferie, mi raccomando: al centro le periferie!”. E dunque avanti, andiamo a Pomarico e scopriamo quanto verdi sono queste colline e quanti panorami stupendi si possono godere dai costoni che sovrastano i due fiumi, il Bradano e il Basento. A noi missionari vengono in mente e bruciano nel cuore le parole di Papa Francesco: “Non abbandonate le periferie, mi raccomando: al centro le periferie!”. E dunque avanti, andiamo a Pomarico e scopriamo quanto verdi sono queste colline e quanti panorami stupendi si possono godere dai costoni che sovrastano i due fiumi, il Bradano e il Basento. Nello stemma di Pomarico ci sono entrambi questi fiumi, è una terra di mezzo, la Mesopotamia lucana. Amo i pastori delle anime, che non lasciano le pecore e scoprono quanto sia importante assicurare loro un seme di consolazione. Nello stemma di Pomarico ci sono entrambi questi fiumi, è una terra di mezzo, la Mesopotamia lucana. Amo i pastori delle anime, che non lasciano le pecore e scoprono quanto sia importante assicurare loro un seme di consolazione. Dopo la missione popolare Pomarico può diventare una comunità più missionaria di prima. Così ci siamo mossi per tutto il tempo della Missione a Pomarico. Aspettando i bambini al mattino in parrocchia o entrando direttamente nelle scuole, nelle case degli ammalati, nei centri di ascolto e in tanti altri posti, in cui già era stato dato l’annuncio dell’arrivo dei missionari. Così abbiamo anche ricevuto la gioia di avere due nuovi fratelli diaconi, Alfredo Santoro e Tommaso Mianulli da Montescaglioso. Fra Pier Giorgio Taneburgo |